LA TECARTERAPIA COME TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE MUSCOLO SCHELETRICHE E POST TRAUMATICHE
La TECARTERAPIA ( Trasferimento Energetico Capacitivo e Resistivo ) ha un effetto biostimolante sui tessuti, stimolando i naturali processi di riparazione dell’organismo. Essa produce una forma di calore endogeno , andando in profondità all’interno del tessuto muscolare , provocando un aumento della microcircolazione e attivando i processi antinfiammatori.
Tutto ciò , comporterà una riduzione del dolore , riducendo cosi i tempi di guarigione.
L’apparecchio è dotato di una piastra fissa che funge da elettrodo passivo, posizionata sotto la zona opposta a quella da trattare e da due elettrodi attivi che vengono utilizzati alternativamente sul punto dolente. L’elettrodo capacitivo svolge un’azione riparatrice sui tessuti molli, i vasi sanguigni e i muscoli; l’elettrodo resistivo interviene in profondità sulle ossa, cartilagini e legamenti.
CONTROINDICAZIONI DELLA TECAR :
- stato di gravidanza
- patologie oncologiche
- pacemaker
- presenza di mezzi di sintesi
- eccessiva sensibilità al calore
- epilessia
- infezioni o lesioni cutanee
- patologie dermatologiche
- terapia anticoagulante
La durata e la frequenza del trattamento è variabile, dipende dal tipo di patologia, se si è in fase acuta o cronica e dal piano di trattamento stabilito dal fisioterapista. Una seduta dura 30 minuti con una frequenza di 2/3 vote a settimana.
TRATTAMENTO DELLA CERVICALGIA DOVUTA A SINDROME DELLE FACCETTE :
il trattamento prevede attraverso delle manovre dolci, la stimolazione del microcircolo nei punti di maggior dolore, poi attraverso l’elettrodo capacitivo si va ad agire sulle contratture e sui blocchi dolorosi, mobilizzando i tessuti molli. Infine, utilizzando l’elettrodo resistivo, si va ad agire in profondità sui distretti articolari e tendinei, inducendo un calore endogeno profondo.
TRATTAMENTO DELLA CERVICALGIA DA DISCOPATIA :
L’azione terapeutica è mirata alla zona dove l’ernia del disco crea il conflitto con la radice nervosa, attraverso la vasodilatazione si va a ridurre l’infiammazione portando nuovo ossigeno al tessuto e attraverso i due elettrodi, capacitivo e resistivo , si va ad agire per facilitare il riassorbimento dell’edema e la riduzione del dolore. Allo stesso tempo, si fanno eseguire esercizi di mobilizzazione passiva, e attiva contro resistenza , in base ad un programma terapeutico personalizzato.